Oggi l’attenta gestione delle risorse naturali è un elemento fondamentale della progettazione di grani opere. A tal proposito la realizzazione della Galleria di base del Brennero, principale cantiere d’Europa con 230 chilometri di gallerie da scavare tra Italia e Austria per una tratta lunga 64 chilometri, è un esempio su tutta la linea. Adottando misure di mitigazione studiate ad hoc, la società realizzatrice BBT SE minimizzare l’impatto che i cantieri hanno sul territorio con misure di mitigazione (recupero e trattamento delle acque di lavorazione, trasporto del materiale estratto tramite nastri, lavorazione in loco della materia inerte, rimboscamento, monitoraggio della qualità dell’aria…). Oltre a tali misure sono state concordate con gli Enti territoriali dell’area di progetto, diverse misure e opere di compensazione ambientale. Per il solo territorio della Valle d’Isarco sono in programma opere per 50 milioni di euro. Il comune di Campo di Trens, ad esempio, beneficerà della costruzione di una circonvallazione per Mules, dell’interramento della linea elettrica e dell’ampliamento delle infrastrutture per l’approvvigionamento idrico e per il servizio di acque reflue (1,8 milioni di euro), quindi la costruzione di nuovi punti di raccolta dei rifiuti. Di fatto BBT crea l’opportunità di realizzare opere funzionali migliorando al contempo la qualità paesaggistica complessiva dei luoghi. Uno dei progetti di compensazione concordati prevede la realizzazione di un bacino di raccolta acque (vasca di accumulo che intercetta una pre esistente canalizzazione dell’acqua sorgiva a valle) da 18.500 m3 ad Aica, Naz-sciaves (BZ), lungo la strada che unisce le strade al livello del fiume Isarco a Spinga (1.105 m slm), frazione del comune di Rio di Pusteria (BZ).
La sfida affrontata dalla NordBau
La realizzazione del suddetto bacino da 18.500 m3 di capacità, scavato nella montagna di granito di Bressanone con già in mente un progetto di restituzione e integrazione al territorio esemplare, è stata vinta con gara d’appalto dall’impresa locale NordBau Peskoller di Kienes (BZ), da anni specializzata sbancamenti, opere infrastrutturali, costruzioni, opere di ingegneria civile e regimazione delle acque. L’azienda di Franz Peskoller ha vinto la gara d’appalto per la realizzazione del bacino di raccolta acque, funzionale alle esigenze delle molteplici aziende agricole locali. Il lavoro in atto presenta diverse criticità. La prima è la pendenza del terreno dell’area. La seconda è la densità della roccia massiva, tipico granito di Bressanone. Le analisi preliminari all’avvio del cantiere non avevano lasciato immaginare che il materiale roccioso fosse pari a circa l’80% del materiale da rimuovere per costruire il bacino.
Meglio delle analisi ha fatto l’intuito di Peskoller che appena ha pianificato il lavoro ha iniziato a ricercare un impianto di frantumazione mobile dalla produttività molto elevata, ma soprattutto garantita, per processare ed eseguire a ritmo costante la riduzione volumetrica del marmo di Bressanone. Si perché numeri alla mano stiamo parlando di 55.000 m3 di sbancamento realizzato con micro cariche esplosive e martellone e di ben 44.000 m3 di materiale da trattare con riduzione volumetrica in cinque differenti pezzature (0-25 mm, 0-75 mm, 30-50 mm, 40-100 mm e oltre fino a 240 mm).
La scelta del “Mobicat”
Dopo una accurata e minuziosa ricerca, NordBau ha scelto un frantoio a mascelle semovente Kleemann di ultima generazione, ossia un MOBICAT MC 110(i) EVO2, capace di trattare fino a 400 t/ora di materiale. Costruzioni è andata in cantiere per vedere al lavoro il maxi Kleemann, messo sotto ai riflettori sia dell’impresa NordBau, sia dalla committente BBT che esegue un puntale monitoraggio dei cantieri. Proprio mentre osservavamo il potente e silenzioso MC 110(i) EVO2 al lavoro, un geologo della BBT stava verificando che la qualità del materiale trattato fosse congrua al capitolato d’appalto. Il bacino sarà infatti realizzato al 100% con inerte naturale frantumato in cantiere (più geotessuto, guaine e canalizzazioni funzionali). NordBau aveva già un frantoio mobile, ma dovendo processare oltre 55.000 m3 di materiale massivo in meno di un anno, ha cercato un impianto mobile dalla produttività elevata, per poter garantire un ritmo elevato al cantiere.
A tal proposito sottolineiamo come sia necessario alimentare rapidamente il nuovo Kleemann. Secondo il responsabile di cantiere Adolf Hoberhofer per mantenere il ritmo di lavoro del Kleemann è necessario alimentarlo con escavatori da 34-38 t di peso operativo. Per ottenere le pezzature minori, è stato utilizzato un vaglio mobile a valle del Kleemann. Ma produttività era cosi elevata da non poter sfruttare le prestazioni del nuovo frantoio a mascelle.
Potenza intelligente
Il frantoio mobile a mascelle MOBICAT MC 110(i) EVO2 è sviluppato da Kleemann per la prefrantumazione di quasi tutti i tipi di pietra naturale, ma anche per il riciclaggio. Canale di alimentazione convoglia il materiale sul prevaglio con frequenza regolata, quindi alla bocca del frantoio con mascelle larghe 1.100 mm. Grazie al sistema CFS (Continuous Feed System), la macchina gestisce il livello di riempimento in automatico.
In caso di temporanei sovraccarichi puntuali, l’elettronica manda in protezione il frantoio, mentre nel caso di esercizio prolungato a potenze eccezionalmente elevate il carico si riduce automaticamente. Parte dell’alestimento di serie anche la nebulizzazione acqua per l’abbattimento polveri.