Promozione del business, mercati internazionali, innovazione, formazione e una rinnovata attenzione alla sostenibilità. Sono le linee guida della 56a edizione di Marmomac che torna alla Fiera di Verona dal 27 al 30 settembre 2022.
1.168 aziende espositrici presenti nei dieci padiglioni occupati da 47 paesi, tra cui anche l’Ucraina, con la pietra naturale protagonista assoluta: dai prodotti finiti, ai macchinari, alle tecnologie e accessori per l’estrazione e lavorazione, fino alle mostre e progetti di designer e archistar.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, Tommaso Ferrari, assessore all’Ambiente e Transizione ecologica del Comune di Verona; Elena Amadini, exhibition manager area Stone&Design di Veronafiere, Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindustria Marmomacchine, e Filiberto Semenzin, presidente di Verona Stone District.
"Marmomac è l’espressione di un territorio storicamente vocato alla trasformazione del marmo – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. Una rassegna che nella sua continua evoluzione è stata in grado di rappresentare l’eccellenza dell’industria nazionale e di aprirsi poi ai mercati internazionali. Questo evidenzia il circolo virtuoso che si instaura quando un comparto manifatturiero forte, unito a creatività e innovazione, incontra un’azienda come Veronafiere, in grado lavorare in sinergia con imprese, associazioni e istituzioni nel creare valore aggiunto per la crescita di tutto il sistema marmo-lapideo globale. Sviluppo che non potrà prescindere dai temi della sostenibilità ambientale che abbiamo voluto promuovere in questa edizione con l’iniziativa “Less carpet, more Trees”, eliminando il 95% della moquette nei padiglioni e piantando 200 alberi nei quartieri intorno alla fiera, in collaborazione con il Comune di Verona".
"La transizione ecologica passa da partnership virtuose con le realtà istituzionali ed economiche della città – spiega Tommaso Ferrari, assessore all’Ambiente e Transizione ecologica del Comune di Verona –. Serve una visione sistemica e che veda tutti gli attori della città coinvolti. Credo che sia responsabilità di ciascuno lavorare con tutte le forze per rendere la città più vivibile e resiliente. Per questo credo che il progetto condiviso con Veronafiere debba essere solo l'inizio di collaborazioni virtuose tra Comune e istituzioni del territorio per una co-responsabilità nelle politiche di sostenibilità cittadine".
L’internazionalità si conferma uno degli asset di Marmomac: gli espositori arrivati dall’estero sono il 60,5% del totale e sono attesi operatori professionali da oltre 130 nazioni. "L’internazionalità, da sempre, è la cifra di Marmomac, il più importante trade show per il settore lapideo che espone il meglio della produzione a livello di materiali e tecnologie di lavorazione – afferma Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere –. Abbiamo registrato conferme importanti di aziende, buyer e architetti dal Nord America, primo mercato di destinazione dei prodotti lavorati made in Italy, il ritorno in forze dal continente africano, presente con aziende e importatori da 10 stati, così come da Sudamerica, Far-East e India. Tutte le attività dei professionisti in fiera vengono moltiplicate e potenziate grazie al portale virtuale di Marmomac Plus, il più avanzato strumento digitale sviluppato per supportare l’evoluzione dell’industria litica, 365 giorni all’anno. “Be the Plus” è anche il nuovo claim dell’edizione 2022 della manifestazione: un invito a fare del proprio meglio, che chiama a raccolta ancora una volta una community globale viva, aperta a nuove sfide e che si riconosce in Marmomac".
Per Elena Amadini, exhibition manager area Stone&Design di Veronafiere, "Questa edizione di Marmomac sta dimostrando di aver superato con successo lo stress test pandemico. A livello espositivo, tranne che per la mancanza della collettiva cinese, ci stiamo riposizionando sui numeri pre-covid del 2019 e anche il trend della bigliettazione dei visitatori in arrivo è positivo. Questo perché Marmomac si conferma un evento imprescindibile per la community degli operatori ed è sempre percepito come un valore aggiunto da tutta la filiera internazionale della pietra naturale".
"Siamo molto soddisfatti di arrivare all'appuntamento con Marmomac con un dato semestrale di export ancora positivo per le nostre imprese della filiera, dopo aver chiuso il 2021 con un pieno recupero dei valori pre-pandemia – dichiara Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindustria Marmomacchine –. Andrà valutato l'andamento della domanda nei prossimi mesi, e soprattutto le reali prospettive di crescita per il 2023. In quest'ottica la 56a edizione della kermesse veronese rappresenta un osservatorio privilegiato per verificare le tendenze dei mercati lapidei internazionali".
Tra i plus di Marmomac troviamo il “The Plus Theatre”: l’area della rassegna che racconta all’interno del padiglione 11 le incredibili potenzialità funzionali ed estetiche della pietra. “The Plus Theatre” è il cuore pulsante della rassegna anche per quanto riguarda la formazione, con oltre 40 appuntamenti tra talk, lectio e workshop accreditatati dagli ordini professionali degli architetti italiani, del Regno Unito e degli Stati Uniti. A questo si aggiungono le presentazioni delle innovazioni tecniche da parte delle aziende e i convegni della stampa specializzata.
Tornano, poi, le sessioni educational di “Stone&Design” e del progetto “Italian quarring and processing technologies” a cui partecipano 100 tra architetti e designer e 100 buyer di tecnologie invitati dall’estero, grazie all’accordo tra Veronafiere, Agenzia ICE e Confindustria Marmomacchine.
Nel corso di Marmomac, infine, vengono consegnati prestigiosi riconoscimenti: il The New Best Communicator Award che premia le aziende che valorizzano i propri spazi espositivi, e la proclamazione dei Mastri della Pietra, assegnati a chi si è distinto nella valorizzazione del prodotto lapideo.