La gamma di prodotti JCB è in costante aggiornamento ed evoluzione. La novità più inaspettata, dopo anni di attesa, è il sollevatore telescopico rotativo, che si affianca a una gamma di fissi tra le più diffuse al mondo.
Il primo rotativo inglese, primo di una gamma battezzata Hydraload, si chiama 555-210R. Dati alla mano, stiamo parlando di una macchina da 5,5 tonnellate di capacità massima e un'altezza di lavoro massima di 20,5 m.
Il nuovo modello nasce, unendo gli oltre 40 anni d'esperienza JCB nello sviluppo di sollevatori telescopici fissi al mondo di Hydradig, il rivoluzionario escavatore gommato con motore e idraulica nel telaio inferiore.
Hydradig e Hydraload sono quindi due macchine accomunate dal concetto del baricentro ultra ribassato e che condividono la stessa tecnologia di giunto rotante della torretta girevole a 360°.
Rispetto ai sollevatori telescopici attualmente sul mercato, il nuovo Hydraload 555-210R si distingue per una trasmissione powershift, per un braccio telescopico dal profilo molto pulito, azionato da una coppia di cilindri di sollevamento, e da una spiccata indole da city crane.
Oltre che con le classiche forche, il sollevatore Hydraload 555-210R è disponibile con un verricello (piastra portaforche) da 5,5 tonnellate di capacità, un falconcino da 2 metri con verriciello da 2 t, un gancio da 5,5 tonnellate, differenti benne per impieghi leggeri e una gamma di accessori da montare sulle forche.
Saranno in seguito disponibili anche piattaforme porta persone e opzioni per il controllo radiocontrollato a distanza della macchina. Inoltre, la macchina ha un sistema che, grazie alla lettura di codici RFID, adegua le curve di carico alle singola attrezzature della gamma JCB.
Il costruttore inglese pensa elettrico e, come molti altri, lo fa per le macchine compatte. Non presenta prototipi, ma soluzioni.
Si può già ordinare, ad esempio, il miniescavatore 19C-1E 100% elettrico offerto con tre o quattro moduli di batterie agli ioni di litio (più moduli, più autonomia).
Anche i nuovi scissor sono disponibili con raffinate batterie agli ioni di litio, ma a cambiare pesantemente le carte in tavola è, secondo noi, lo storico forklift con braccio telescopico Teletruck (lanciato nel 1997, 250mila unità nel mondo), che gioca la carta dell'elettrificazione con un pacco di batterie al piombo-acido da 80 volt, che assicura un'autonomia di ben otto ore con una sola carica. Non solo, il blocco di batterie è progettato per essere sostituito con un secondo di pari prestazioni in pochi minuti.
"Fino ad ora il Teletruk è stato offerto con motori diesel e a gas e veniva utilizzato principalmente in applicazioni esterne. Con il lancio del JCB 30-19E elettrico – spiega Paul Murray, Direttore generale di JCB Industrial - le opportunità sono enormi. Ora disponiamo di una macchina in grado di operare con la massima efficienza sia all'interno che all'esterno del magazzino, del centro di distribuzione o dello stabilimento, offrendo la massima versatilità delle macchine".