È deceduto, mercoledì 9 novembre, Amilcare Merlo, 87 anni, fondatore e presidente del gruppo Merlo, considerato uno dei più grandi industriali che il Nord Ovest abbia avuto dal dopoguerra a oggi. L’avventura dell’industria metalmeccanica era partita, a Cuneo, dall’inizio degli anni Sessanta, sulla base del lavoro svolto, sin dal 1911, dal padre Giuseppe Amilcare.
L’azienda è cresciuta nei decenni fino alla creazione di un colosso internazionale, leader nella produzione di sollevatori telescopici e altri macchinari (per edilizia, agricoltura, logistica e igiene urbana), con base a San Defendente di Cervasca e altri stabilimenti nella vicina San Rocco di Bernezzo, con più di 1.500 dipendenti ed export in tutto il mondo.
Tra i tanti meriti che gli sono stati riconosciuti in tutti questi anni, ci sono le onorificenze di Cavaliere del lavoro, dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2002 (quando ricevette anche l’onorificenza di Cavaliere e ufficiale al merito agricolo della Repubblica Francese); cittadino onorario di Cuneo, con la sorella Natalina, nel gennaio 2015; nel giorno del suo 86° compleanno, il 24 novembre 2020, aveva ricevuto la laurea honoris causa in Ingegneria Meccanica presso la sede di Mondovì del Politecnico di Torino.
Lascia la moglie Denise e i figli Cristina, Paolo, Silvia, Andrea e Marco. Per l’azienda, come già era avvenuto per la sorella Natalina, è stata decisa la sospensione dell’attività, dalle 14 di oggi fino ai funerali.
«Un uomo, un imprenditore, che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e di ammirare per le sue straordinarie doti umane e professionali. Sono grato per il suo generoso e costruttivo impegno sociale, sempre in prima fila a sostegno delle esigenze del territorio, anche e soprattutto sul fronte della Sanità. Sono certo che la sua esperienza sarà di esempio e conforto per tutte le persone di buona volontà che intendono fare della propria vita un’occasione di crescita e progresso per tutti». Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ricorda l’imprenditore cuneese.